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Entra in vigore la nuova etichetta energetica

La nuova etichetta energetica, in vigore dal 1 marzo, prevede una riscalatura delle classi di efficienza: le classi + vengono eliminate a favore di una rimodulazione che prevede una riclassificazione in scala A-G

Dal primo marzo l’etichetta di classificazione dei consumi energetici degli elettrodomestici va definitivamente in pensione ed entra in vigore una nuova scala di valori, sviluppata in base all’applicazione dei nuovi regolamenti Delegati UE, pubblicati in Gazzetta Europea ufficiale L.315 il 5 dicembre 2019, in adozione del Regolamento quadro (UE) 2017/1369.

La direttiva 2010/30/UE, alle tradizionali etichette in scala A-G, aveva infatti aggiunto le classi di efficienza A+, A++, A+++, ma con il nuovo regolamento si elimina la dicitura in classi + e si torna ad una sola classificazione in scala compresa tra A e G.

Le prime etichette energetiche a essere aggiornate sono quelle di lavatrici, lavasciuga, lavastoviglie, frigoriferi e congelatori. Per gli altri elettrodomestici le tempistiche sono differenti: 2025 per forni, cappe e asciugatrici; 2030 per scaldabagni e prodotti per riscaldamento.

Il passaggio dalla vecchia alla nuova etichetta può risultare complesso per il consumatore. Secondo quanto emerso da un’indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat, il 69,4% degli italiani non lo sa, percentuale che corrisponde a più di 30 milioni di persone. Le etichette sono oggi consultate dai consumatori, secondo l’indagine per più di 1 rispondente su 2 la classe energetica è molto importante nella scelta di acquisto di un elettrodomestico per ragioni legate al risparmio - sia esso economico (63% del campione) o energetico (32%) – o perché ritenuto utile per la salvaguardia dell’ambiente (25%). Un'attenzione comprensibile se si considera che il consumo degli elettrodomestici incide moltissimo sulla spesa elettrica: ad esempio il frigorifero, da solo, arriva a pesare tra il 10-15% della bolletta totale annua di una famiglia media.

Cosa cambia nella nuova etichetta? APPLiA Italia, l'Associazione che rappresenta in Italia i produttori di Apparecchi Domestici e Professionali, e tutte le parti interessate hanno messo in atto una campagna informativa per precisare che da una riscalatura dell’etichetta non deriva una riduzione dell’efficienza energetica del prodotto. Dal 1 marzo prende il via in tutta Europa anche una campagna social di comunicazione della nuova etichetta energetica, pianificata da APPLiA Europe in collaborazione con il network delle associazioni nazionali. Varie attività a supporto dunque, al fine di evitare ogni possibile confusione al momento dell’acquisto. In aiuto anche il sito web www.theenergylabel.eu/, il portale di APPLiA dedicato a fornitori, rivenditori e consumatori con le necessarie indicazioni e linee guida suddivise per prodotto. Il nuovo regolamento introduce il data base digitale EPREL (European Product Database for Energy Labelling), un archivio di informazioni gestito direttamente dalla Commissione Europea e pensato per il consumatore, consultabile anche tramite scannerizzazione di un QR presente sull’etichetta; sarà così possibile accedere a tutti i parametri rilevanti per ogni prodotto dotato di etichettatura energetica. Abbiamo chiesto ad APPLiA Italia di chiarire alcuni aspetti sulla nuova etichetta, in particolare sugli elettrodomestici presenti in cucina.

Il 1° marzo è entrato in vigore il nuovo regolamento sull’etichettatura energetica degli elettrodomestici. Di cosa si tratta nello specifico? Il nuovo regolamento sull’etichettatura energetica prevede una riscalatura delle classi di efficienza: le classi +, che erano state introdotte dalla direttiva precedente, scompariranno e si tornerà a una rimodulazione che prevede una riclassificazione in scala A-G. Le prime etichette energetiche aggiornate “riscalate” entreranno in vigore a partire dal 1° marzo 2021 e si applicheranno ai seguenti gruppi di elettrodomestici: lavatrici, lavasciuga, lavastoviglie, frigoriferi e congelatori. Per gli altri prodotti come forni, cappe e asciugatrici, si prevedono tempi più lunghi, dal 2023 in avanti. L’obiettivo della Commissione Europea, dei governi dell’UE e di tutte le parti interessate, compresa la nostra Associazione, è quello di informare adeguatamente tutti gli operatori del settore affinché l’acquisto dei consumatori possa essere consapevole e trasparente, soprattutto in questa prima fase di transizione che vedrà un mix di vecchie e nuove etichette (queste ultime, come sopra accennato, applicate inizialmente solo a lavastoviglie, lavatrici, lavasciuga, frigoriferi e congelatori). È importante chiarire che è l’etichetta energetica a essere stata riscalata e non che il prodotto è diventato meno efficiente. Alla maggiore classe di efficienza si associa un prodotto più performante e in grado di garantire un significativo risparmio energetico ed economico. La nuova etichetta, inoltre, vede l'introduzione di un codice QR che consentirà ai consumatori di ottenere ulteriori informazioni non commerciali sul prodotto a cui sono interessati, semplicemente scansionandolo con il proprio smartphone. Queste informazioni saranno consultabili nelle schede informative dei prodotti in formato elettronico tramite il nuovo database di registrazione dei prodotti EPREL (European Product Database for Energy Labelling), gestito dalla Commissione Europea, dove saranno registrati i dati sul rendimento energetico e la classe di efficienza dei prodotti etichettati.

Un elettrodomestico "energivoro" in cucina è il frigorifero. Quali sono i requisiti della nuova etichetta energetica di questi apparecchi e quanto è importante saperla leggere correttamente? La nuova etichetta dei frigoriferi, in vigore il 1º marzo 2021, riporterà le seguenti informazioni, dall’alto verso il basso: il codice QR, il marchio o nome del fornitore e l’identificativo del modello del fornitore; la scala delle classi di efficienza energetica da A a G e la classe di efficienza energetica di appartenenza dell’apparecchio, determinata conformemente al marchio o al nome del fornitore. Le altre informazioni contenute saranno, inoltre, il consumo annuo di energia (AE), espresso in kWh/anno e arrotondato all’intero più vicino; la somma dei volumi degli scomparti per prodotti congelati, espressa in litri e arrotondata all’intero più vicino – se l’apparecchio di refrigerazione non è dotato di scomparti congelatori, il pittogramma e il valore in litri saranno omessi –; la somma dei volumi degli scomparti di raffreddamento e degli scomparti per prodotti non congelati, espressa in litri e arrotondata all’intero più vicino – anche in questo caso, se l’apparecchio di refrigerazione non è dotato né di scomparti di raffreddamento né di scomparti per prodotti non congelati, il pittogramma e il valore in litri saranno omessi. Sull’etichetta, infine, saranno riportate le emissioni di rumore aereo, espresse in dB(A) re 1 pW e arrotondate all’intero più vicino, la classe di emissione di rumore aereo e il numero del regolamento «2019/2016».

Fonte:Ambiente Cucina

a cura di: Sabrina Piacenza

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