In attesa che l’Agenzia delle Entrate rediga la nuova guida ufficiale del bonus mobili 2022, arriva a definizione la Legge di Bilancio 2022 è la normativa definitiva dell’incentivo, modificato in molti suoi aspetti. Se si riducono gli importi e la detrazione applicabile, arriva però anche la conferma sulla possibilità di utilizzo del bonus mobili anche senza l’obbligo di ristrutturazioni edilizie. Vediamo come!
Dei cambiamenti normativi che hanno investito i bonus ristrutturazione e i bonus casa nel complesso si è parlato spesso ultimamente, soprattutto in vista della stesura finale del testo ultimo della Legge di Bilancio 2022 pronto ad entrare in vigore a capodanno, come sempre accade.
Si è anche detto, in più occasioni, di come il bonus mobili ed elettrodomestici dal 2022 sia stato ridotto negli importi rispetto all’incentivo da 8.000 euro che abbiamo avuto quest’anno.
In questa sede però, seppur tratteremo delle nuove scadenze e dei nuovi importi del bonus mobili 2022, affronteremo prima di tutto un’altra questione e cioè come si può ottenere e sfruttare il bonus mobili senza ristrutturare casa.
È certamente vero che il bonus mobili fa parte del gruppo dei bonus edilizi, poiché spesso si ripete in via generica che l’unica condizione per ottenere questo incentivo, il quale consiste in una detrazione del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici, è che tali oggetti siano acquistati per un immobile che è stato oggetto di ristrutturazione l’anno precedente.
Ma è anche vero però che questa è una definizione riduttiva e imprecisa, poiché in realtà il diritto allo sconto del bonus mobili spetta anche per le operazioni di manutenzione straordinaria degli edifici unifamiliari e delle singole unità abitative, come per quelle di manutenzione ordinaria della parti comuni dei condomini.
Ci sono cioè delle casistiche per cui al bonus mobili ed elettrodomestici si accede anche senza aver effettuato un intervento edilizio a casa. Vediamo perciò come.
Si può ottenere il bonus mobili 2022 anche senza ristrutturare casa?
Veniamo adesso ai requisiti di accesso bonus mobili ed elettrodomestici e vediamo quando si può ottenere l’agevolazione senza ristrutturazione.
Non si aspettano grandi cambiamenti in questo senso alla normativa 2022, per quanto si attende comunque che l’Agenzia delle Entrate rediga la nuova guida aggiornata, poiché l’ultima versione risale a gennaio 2021.
Stando alla normativa attuale si ha diritto al bonus mobili se gli oggetti vengono acquistati per essere collocati in un immobile che l’anno precedente è stato “ristrutturato”.
In realtà come vedremo tale definizione è riduttiva, perché al bonus mobili si accede anche con interventi di manutenzione straordinaria dell’abitazione o ordinaria delle parti condominiali comuni, cioè che non implicano lavori edilizi e ristrutturazioni.
Bonus mobili senza ristrutturazione: edifici unifamiliari e unità abitative
In dettaglio, per quanto riguarda gli edifici unifamiliari e le singole unità abitative dei condomini si ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche per le seguenti operazioni di manutenzione straordinaria:
installazioni di scale e ascensori;
sostituzione degli infissi;
installazione di stufe a pellet o in generale alimentate a biomassa combustibile;
sostituzione della caldaia;
sostituzione dei servizi igienici;
interventi di efficientamento energetico, come la sostituzione dei climatizzatori a pompa di calore.
Accanto a queste operazioni di manutenzione straordinaria, ovviamente l’agevolazione diviene accessibile anche per gli interventi di ristrutturazione e restauro delle parti interne ed esterne degli edifici unifamiliari e delle unità abitative dei condomini.
Bonus mobili senza ristrutturazione: parti comuni degli edifici condominiali
Il bonus mobili è accessibile anche qualora si agisca sulle parti comuni di un edificio condominiale, nel qual caso per stabilire la detrazione massima applicabile, va considerata la spesa limite di 10.000 euro ad unità abitativa.
Soltanto che in questo caso gli elementi di arredo che si acquistano con il bonus mobili sarà da destinarsi alle parti comuni.
Tuttavia, in questa casistica il bonus diviene accessibile anche in caso di operazioni di manutenzione ordinaria. Cioè oltre alla manutenzione straordinaria e alle ristrutturazioni sono validi anche gli interventi quali la tinteggiatura delle pareti, le riparazioni di grondaie, cancellate e tetti, etc.
Niente sconto in fattura o cessione del credito per il bonus mobili 2022
Per quanto riguarda il bonus mobili la normativa 2022 non differisce da quella 2021 neanche per quanto riguarda la modalità di utilizzo.
Cioè il bonus mobili ed elettrodomestici 2022 sarà utilizzabile solo con una detrazione Irpef in 10 anni. Ai beneficiari sarà infatti richiesto di effettuare l’intera spesa di tasca propria e poi potranno avere un rimborso del 50%, ma il limite di spesa a cui si applica tale rimborso è di 10.000 euro. Esso avverrà come uno sconto sulle tasse da scontare in dieci anni, diviso in dieci quote dello stesso importo.
Nel 2022 il bonus mobili non ammette, come del resto non ha mai fatto, di essere usato con sconto in fattura o cessione del credito. Non c’è modo cioè di avere il 50% di sconto applicato direttamente sul prezzo finale, come accade per bonus facciate, Superbonus 110% e bonus casa 50%.
Ovviamente, per ottenere la detrazione Irpef spettante come bonus mobili sarà necessario che le spese siano documentate e inserite nella dichiarazione dei redditi.
Bonus mobili 2022, occhio agli elettrodomestici! Cambiano le etichette energetiche
Concludiamo con una precisazione che riguarda le spese ammesse dal bonus mobili ed elettrodomestici 2022, perché c’è stato un aggiustamento normativo.
Questo perché se si legge la guida del bonus 2021 si osserva che esso considera come spesa ammessa i grandi elettrodomestici di classe energetica A+, solo forni, lavatrici e asciugatrici sono ammessi di classe A.
Tuttavia questa normativa fa riferimento alla vecchia classificazione energetica degli apparecchi elettronici, che è mutata a marzo 2021. Le sigle A+, A++, A+++ sono infatti sparite dalle etichette energetiche, perché ora gli elettrodomestici sono classificati con lettere che vanno dalla A alla F.
Adeguandosi a questa nuova norma il bonus mobili 2022 stabilisce che sia possibile l’acquisto di: forni di classe A; lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga di classe E; congelatori e frigoriferi di classe F.
Ricordiamo ancora una volta che, oltre alla Legge di Bilancio 2022, eventuali aggiustamenti e modifiche normative al bonus mobili potranno venire anche dai chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, che si occuperà a breve della stesura della guida aggiornata.
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